Tutto comincia in occasione della Pasqua del Sordo, festeggiata unitamente da alcuni Consigli Provinciali ENS della Lombardia, presso l’Abbazia di Piona, nei pressi del lago di Como.
Quì Olivo Ortensio, dirigente dell’ENS Sondrio e impareggiabile promotore di iniziative, mai a corto di idee e di sorprese, propone a tutti i presenti il sogno di organizzare un viaggio a Roma per incontrare Papa Francesco, che dal giorno dell’elezione al Pontificato, ha attirato a se e nella “città eterna” migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
Così lunedì 27 maggio si parte da Milano con il Freccia Rossa delle 9.10 e, in poche ore di viaggio, si raggiunge l’Urbe, Caput mundi.
Presenti i Sordi provenienti da Sondrio, partiti all’alba da Tirano, alcune coppie di Milano, amici di Monza e di Bergamo; insieme a loro l’interprete LIS Valeria Bollani e l’accompagnatrice dell’agenzia turistica Stefania.
Arrivati a destinazione, tempo di posizionarsi nel confortevole albergo scelto a Piazza di Porta Maggiore, dopo un pranzo veloce, ci si incammina verso la bellissima Arcibasilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della diocesi di Roma, sita sul colle del Cielo, e sede ecclesiastica ufficiale del Papa. La tradizione cristiana aulica fa risalire la sua fondazione all'imperatore Costantino che vinse Massenzio alla battaglia di Ponte Milvio, nel 312. Secondo la leggenda l'Imperatore fece dipingere il simbolo cristiano della croce sugli scudi dei propri soldati e, dopo la vittoria, in segno di gratitudine a Cristo, donò gli antichi terreni e la residenza dei Laterani al vescovo di Roma. Sul luogo degli antichi castra venne edificata dunque la primitiva basilica, consacrata da Milziade al Redentore, all'indomani dell'editto di Milano dell'anno 313 che legalizzava il Cristianesimo.
Seguendo via di San Giovanni in Laterano, il gruppo si muove in direzione Colosseo. Poche centinaia di metri per accorgersi del peculiare stile di guida dei romani... qui “semaforo verde” o prossimità alle strisce pedonali, non sono affatto per i pedoni sinonimi di possibilità di attraversamento sicuro; presto impariamo a scrutare le intenzioni di frenata e di rallentamento sui volti di automobilisti e motociclisti; eh si che in tutta Italia è proverbiale la fretta dei milanesi, non sembra affatto che qui si vada più piano!.
Arrivati al Colosseo, l’Anfiteatro Flavio, il più grande del mondo, ci si ferma all’esterno per una veloce spiegazione, così come al Foro Romano e al Vittoriano, monumento nazionale dedicato a Vittorio Emanuele II. In mancanza di un vero e proprio accompagnatore turistico, Valeria traduce in Lingua dei Segni Stefania che legge guide e manuali.
Aiuta l’orientamento anche il presidente regionale ENS Lombardia Castelnuovo che ci conduce poi lungo via del Corso verso P.zza Montecitorio e la Fontana di Trevi. Poi ancora al Quirinale fino poi a tornare in albergo costeggiando Piazza Vittorio con i suoi innumerevoli gatti.
Neanche il tempo di una doccia ed è ora di cena a tavola si disquisisce di tutto ma soprattutto ci si interroga sul numero di chilometri percorsi a piedi, non si sa quanti ma considerata la stanchezza, sono stati sicuramente tanti!.
L’indomani il risveglio è più allegro; oggi gli spostamenti sono previsti col metrò!. Peccato che è l’ora di punta, ne passano almeno due prima di trovare un vagone libero che ci ospiti tutti e trentacinque. Qui facciamo piacevoli incontri con persone che conoscono il mondo dei sordi, si scende alla fermata Cipro perché è in programma nella mattinata la visita ai Musei Vaticani. Qui Valeria è più a suo agio, munita di audio guida e forte di alcuni ricordi degli esami universitari accompagna il gruppo lungo i corridoi, le splendide sale, le Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina, una meraviglia che lascia senza parole!
Dopo un panino al super volo, nel pomeriggio il gruppo si divide. Una decina di persone va in visita alla Sede Centrale ENS, non lontano dal Vaticano, per visitare il museo dell’ENS, mentre l’altro gruppo si dedica alla visita di San Pietro e del Cupolone e rende onore alle tombe di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II.
Segue tour della città sul pullman panoramico e arriva la sera e ci si ricongiunge con gli altri in albergo per la cena.
Mercoledì mattina è prevista l’Udienza Generale di Sua Santità Papa Francesco. La sveglia è all’alba, alle 7,00 siamo già in metrò ma arrivati in piazza San Pietro ci rendiamo conto che c’è chi si è svegliato molto prima! Sembra impossibile in quella calca umana accedere all’altro lato della Piazza in cui ci hanno indicato essere l’ingresso per i disabili. Non so come, ma c'è la facciamo, Olivo è irremovibile, a capo della fila, si intrufola come uno scoiattolo e con grande testardaggine convince le guardie della sicurezza a farci oltrepassare alcuni varchi impraticabili.
Impossibile da credere, la Piazza è stracolma ma noi ci troviamo in prima fila, ai piedi della scalinata di ingresso alla Basilica. Purtroppo qui arriva una doccia fredda, nessun posto riservato ai Sordi, nonostante la prenotazione effettuata e la garanzia di posti riservati da parte degli uffici vaticani; nessuna conferma scritta per attestare questa promessa. Nell’area vuota recintata è previsto l’arrivo di oltre 350 persone cieche che hanno prenotato. Lo sconforto è enorme ma ancora una volta non ci si arrende e parte l’ultimatum: o ci trovano dei posti o non ci spostiamo da quel punto. Messi con l’acqua alla gola gli addetti di sicurezza e un funzionario della prefettura papale ci collocano un po’ più indietro.
In attesa dell’arrivo del papa, gli addetti della prefettura papale cominciano a nominare tutti i gruppi appartenenti alle parrocchie, associazioni ecc. presenti, ci siamo tutti alzati con le mani in “alto” quando hanno pronunciato l’E.N.S. di Sondrio, orgogliosi della nostra unità.
Tempo di accorgersi che il vento sta aumentando e che il cielo, prima favolosamente azzurro, sta diventando plumbeo e arriva il Papa. Che felicità; la piazza è gremita e lo saluta festosa. Con atteggiamento umile e naturale Francesco dalla sua auto bianca ricambia le strette di mano della folla, abbraccia i bambini e rifiuta gli ombrelli che la gente gli porge, sotto una pioggia torrenziale continua il giro, indifferente a tutto quel vento, saluta e diffonde sorrisi d’amore.
La sua predica, tradotta in molte lingue, è un monito a farsi servi degli altri, ad amare la Chiesa, a pregare e ad impegnarsi per essa; non c’è amore per Dio se non si ama la sua Chiesa; il messaggio è chiaro, sono un’unica cosa. Il pensiero va in particolare ai giovani e la benedizione, non solo ai presenti, ma a tutti i loro cari e familiari rimasti a casa in qualsiasi angolo del mondo.
Finita l’udienza lentamente la piazza di svuota. In moltissimi rimaniamo per catturare un’ultima immagine del Papa, a pochissimi metri, che riserva un ultimo saluto speciale ai ragazzi e bambini in carrozzina, tra cui anche il nostro compagno di viaggio Francesco accompagnato dal papà per via di una gamba fratturata.
L’emozione è immensa e con la consapevolezza di trovarci di fronte ad un grandissimo Papa, ci incamminiamo in direzione Piazza di Spagna! Qui sorprendiamo il Presidente Castelnuovo con il dono di un poster, una rassicurante immagine del Papa sottoscritta da un nostro breve pensiero e dalle nostre firme, a ricordo di questo viaggio e per festeggiare il suo compleanno.
Purtroppo, nonostante tante raccomandazioni e la prudenza di tutti noi, spariscono tre portafogli triste conclusione di un piacevolissimo viaggio. Il Freccia Rossa delle 16,00 ci riporta a casa, con qualche amico in più e molte belle intenzioni nel cuore.
Valeria Bollani
P.S. Un speciale ringraziamento va indirizzato alla nostra brava Valeria che ci ha semplificato la ricca cultura dell’arte romana e soprattutto trasmesso le belle e profonde parole del nostro caro Papa, e pure alla nostra accompagnatrice Stefania che ha pure sbrigato tutte le parti burocratiche, agevolandoci ovunque.
Il presidente ENS di Sondrio, Fulvio Songini